Il conto deposito è un nuovo concetto che, in materia di economia, si distingue dal più noto conto corrente. Il conto deposito, al pari del conto corrente, può essere aperto in qualunque filiale di un istituto di credito, ma garantisce sicuramente dei guadagni più alti.
Esso permette spesso all’investitore di non spendere denaro per i costi di gestione, dunque è molto più vantaggioso per il rendimento a lungo termine, che non viene inficiato dalle spese onorarie di mantenimento.
Il conto deposito è garantito, sotto il punto di vista legislativo, dal Fondo Interbancario di Tutela, che ne tutela i rendimenti e le somme fino a 100000 euro.
Questo viene fatto in modo da assicurare la tranquillità dei clienti e da incentivare l’investimento in questa forma di risparmio, ancora poco nota. Il conto deposito è sempre abbinato ad un conto corrente bancario di appoggio e consente molti movimenti di entrata e uscita di denaro: si potrebbe definire più flessibile di un conto corrente propriamente detto.
Esso si distingue in due tipologie:
- libero: consente di lasciare le somme investite per quanto tempo si desidera e permette al cliente l’accesso immediato al denaro, nel caso in cui lo stesso ne avesse bisogno urgentemente;
- vincolato: il conto deposito vincolato è un conto deposito “a scadenza”, ossia le somme investite non possono essere prelevate prima di una certa data, che di solito viene comunicata al cliente nel momento dell’accensione del rapporto. Un conto corrente vincolato spesso permette inoltre di rinnovare l’investimento, senza costi aggiuntivi per l’utente, e quindi di poter prolungare il periodo di rendimento.
Indice Rapido
Differenza fra il conto deposito libero o vincolato
Il conto deposito libero consente sicuramente maggior flessibilità di utilizzo, in quanto il cliente riesce ad accedere in minor tempo alle somme vincolate, soprattutto in un periodo di forte crisi economica e di grande variabilità delle condizioni monetarie.
Tuttavia, da diverse ricerche, è stato osservato un notevole guadagno a favore dei conti depositi vincolati, che consentono un aumento degli introiti di circa il 2%, su un periodo complessivo di accantonamento di dodici mesi.
Sempre la stessa indagine ha evidenziato come negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso i conti deposito, che vengono maggiormente privilegiati come forma complessiva di risparmio rispetto ad altre soluzioni.
Di solito il confronto fra diverse offerte ed istituti di credito è la miglior soluzione per il cliente, allo scopo di valutare l’offerta più remunerativa del mercato per un conto deposito libero o vincolato.
Principalmente, il conto non vincolato può essere utile per chi ha necessità di liquidità immediata da poter prelevare in ogni momento, mentre il conto vincolato è utile per coloro che hanno la possibilità di effettuare un accantonamento per lungo periodo, in quanto questo garantisce un rendimento più alto.
Di solito, una volta vincolato il denaro, non potrà essere prelevato prima della scadenza del vincolo.
Alcune banche però, prevedono lo sblocco anticipato del capitale, con la perdita degli interessi maturati fino a quel momento: di solito il tasso applicato si mantiene quello base. In questo caso, comunque, il cliente ha un guadagno, anche se più contenuto. In alcuni casi, invece, può succedere che la banca permetta di sbloccare il capitale investito, previa applicazione di una penale.
”La tattica per risparmiare è un documento essenziale, accessibile a tutti e può essere scelto con facilità, semplicemente esaminando attentamente le varie alternative disponibili. Un altro consiglio sempre utile, è quello di valutare accuratamente le indicazioni riguardanti i costi presenti nei documenti informativi, per evitare spiacevoli imprevisti, soprattutto riguardo alle spese di gestione.”
Imposta di bollo sul conto deposito
Come già ribadito, allo scopo di pubblicizzare questa forma ben studiata di investimento, gli istituti bancari hanno reso gratuiti gli oneri di gestione, se si eccettua l’imposta di bollo, stabilita per legge, che è pari allo 0,20% sulle somme depositate.
Da notare che l’imposta di bollo si applica in maniera distinta dalle tasse applicate sul conto corrente di appoggio, e che essa è prevista sia per le persone fisiche, sia per le persone giuridiche.
Vantaggi di un conto deposito rispetto ad un conto corrente
Partendo dal presupposto che un conto deposito, per esistere, ha bisogno di un conto corrente di appoggio, esso è nettamente più flessibile. Un conto deposito non vincolato consente infatti di eseguire moltissimi movimenti giornalieri, mentre un conto corrente ha un limite sia alla somma quotidiana da prelevare, sia ai movimenti mensili.
Un altro vantaggio del conto deposito è il rendimento, sicuramente più alto, tanto che esso è stato eletto negli ultimi anni dai consumatori come la migliore forma di risparmio fra quelle offerte dalle banche. Il conto deposito è un prodotto su cui puoi raccogliere informazioni, sia autonomamente, sia con l’aiuto di un consulente finanziario.
Operando un buon compromesso fra l’entità della somma da investire e il tempo in cui puoi lasciare il denaro nel conto, otterrai degli interessi soddisfacenti, scegliendo il miglior prodotto che fa per te.
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