Una delle forme di investimento più diffuse e sicure consiste, certamente, nell’apertura di un conto deposito, legato a un conto corrente bancario già in proprio possesso o creato appositamente per accedere a questa opportunità.
In questo articolo, verranno considerati nel dettaglio i requisiti e le procedure necessarie, i vantaggi, le tempistiche ed i rischi, in modo da creare una guida completa, utile tanto per gli utenti esperti quanto per chi si approccia per la prima volta al mondo degli investimenti. Buona lettura!
Vedi anche differenza tra conto corrente e conto deposito.
Indice Rapido
Cosa considerare prima di aprire un conto deposito?
I conti deposito sono particolarmente adatti per chiunque abbia accumulato dei risparmi e desideri un’opzione di investimento veloce, sicura e semplice. Indipendentemente dall’istituto di credito scelto, infatti, il conto deposito rappresenta una delle migliori soluzioni per mettere da parte somme relativamente piccole, assicurandosi un discreto margine di guadagno senza correre alcun rischio di vedere andare in fumo i propri risparmi.
La prima scelta da fare è quella di decidere se aprire un conto deposito vincolato, dal quale le somme depositate non si possono riscattare prima della scadenza di un vincolo (la cui durata dipende dalla banca e dal conto, ma di solito va dai 6 ai 60 mesi), o un conto deposito libero, da cui è possibile riscattare le somme depositate in ogni momento. Ovviamente, il rendimento di un conto deposito vincolato è più alto rispetto a quello di un conto libero.
Bisogna considerare anche un altro fattore importante: possedere cifre superiori ai 5000 € in giacenza su un normale conto corrente determina il pagamento di un’imposta da bollo, per un totale di 35 € annui da versare allo Stato senza ottenere in cambio alcun beneficio. Naturalmente, anche il denaro in giacenza su un conto deposito è sottoposto a tassazione, ma questa è notevolmente più bassa, attestandosi sul due per mille del totale.
Non stiamo, dunque, parlando di grosse cifre, ma certamente possedere grandi disponibilità di denaro su un conto corrente tradizionale non si rivela una mossa particolarmente fruttuosa. Pertanto, il conto deposito si presenta come una soluzione semplice, immediatamente realizzabile e altamente pratica, soprattutto grazie alla sua flessibilità.
Vedi anche imposta di bollo su conto deposito.
Obiettivi finanziari personali
Come per qualsiasi altra forma di investimento, prima di aprire un conto deposito, è necessario riflettere sui propri obiettivi finanziari personali. Per aprire questo genere di conto, come vedremo meglio più avanti, non sono richiesti particolari requisiti: basta essere maggiorenni e avere un conto corrente attivo presso la banca alla quale ci si rivolge, alla quale verrà “appoggiato” il deposito.
Tuttavia, è importante sottolineare che, se si è alla ricerca di un investimento ad alto rendimento con un livello di rischio elevato, il conto deposito potrebbe non essere la scelta appropriata. Questa forma di investimento è più adatta a coloro che preferiscono una soluzione sicura e protetta, che offra un ritorno economico discreto in un periodo di tempo relativamente breve, magari anche di pochi mesi.
Livello di rischio accettabile
È fondamentale considerare che le diverse istituzioni finanziarie offrono varie alternative di risparmio che presentano molteplici sfaccettature. Ogni individuo può valutare le opzioni più convenienti e adeguate alle proprie necessità, in base al proprio grado di propensione al rischio.
Inoltre, è importante evidenziare che questo genere di investimento assicura la piena protezione dei capitali, a condizione che l’ammontare investito non superi i 100.000 euro. Anche in caso di fallimento dell’ente finanziario, il cliente avrà comunque la possibilità di ottenere completamente indietro la somma investita.
Nulla a che vedere con gli investimenti legati al mercato obbligazionario, insomma: il conto deposito, pur senza garantire un grosso ritorno economico, assicura tranquillità e annulla ogni potenziale rischio di perdita del denaro, anche se le cose non dovessero andare particolarmente bene.
L’altro grande punto di forza dei conti deposito, come vedremo a breve, è dato dalla loro estrema flessibilità, poiché queste forme di investimento garantiscono al cliente grandi margini di manovra nella gestione dei propri risparmi. Proprio per queste ragioni, una simile soluzione è consigliata a coloro che non desiderano dedicare troppo tempo alla cura dei propri risparmi, accontentandosi di ottenere un margine di remunerazione ridotto ma estremamente sicuro.
Vedi anche garanzie sui conti deposito: sono sicuri?.
Durata dell’investimento
Un altro fattore da considerare prima dell’apertura di un conto deposito è legato alla durata dell’investimento. Esistono, in realtà, due differenti tipologie di conti deposito: i conti non vincolati e i conti vincolati. Nel primo caso, le somme versate possono essere prelevate in qualunque momento (a costo del solo azzeramento del tasso di interesse previsto), nel secondo, invece, le somme risultano, appunto, vincolate e non possono essere toccate per un certo periodo di tempo stabilito dal contratto stipulato al momento dell’apertura del conto, durante il quale, però, assicurano margini di crescita un po’ più ampi.
Generalmente, si preferisce optare per conti deposito che garantiscano un discreto ritorno economico in tempi relativamente rapidi: si ragiona, normalmente, su periodi che vanno dai sei mesi in su, ma alcune banche offrono soluzioni ancora più veloci (anche con forme di investimento destinate a durare per soli 3 mesi). Qualora, però, si desideri investire più a lungo termine, è possibile affidarsi a conti deposito con un vincolo temporale più lungo, coi quali, naturalmente, si potrà ambire a guadagnare cifre maggiori.
Illimity, per esempio, propone conti deposito vincolati da 12 a 48 mesi, con un tasso che può raggiungere anche il 4,5% se si sceglie di non toccare le somme risparmiate per il più lungo periodo possibile. Chebanca!, al contrario, consente ai propri risparmiatori di investire somme anche molto piccole (a partire da appena 100 €) per un periodo di tempo davvero limitato.
Si può scegliere tra le opzioni 3, 6 e 12 mesi: come risulta evidente, insomma, si tratterà di un conto deposito relativamente poco remunerativo, ma che assicurerà un ritorno economico veramente rapido. Tale soluzione può essere particolarmente adatta, per esempio, per i giovani che vogliono investire quanto messo da parte con i primi stipendi.
Come aprire un conto deposito nel modo giusto?
Veniamo, ora, alla seconda questione importante: come procedere per aprire un conto deposito. Come già menzionato, i requisiti richiesti sono davvero minimi: sarà sufficiente effettuare un bonifico, trasferendo la somma desiderata dal proprio conto corrente, dotato di un codice IBAN, al nuovo conto deposito.
Questa operazione può essere eseguita sia online, dove sarà richiesto il caricamento di un documento di identità come procedura di verifica, sia recandosi direttamente presso uno sportello della propria filiale bancaria. In quest’ultimo caso, basteranno davvero pochi minuti per completare l’apertura di questo strumento di investimento.
Ricerca delle opzioni disponibili
A questo punto, però, sorge la questione più spinosa: quale conto deposito scegliere per guadagnare in sicurezza? Le varianti in gioco sono numerose: tassi di interesse, commissioni richieste dalla banca, recensioni e opinioni dei clienti, tempo di deposito previsto, tassazione.
Sarà, dunque, opportuno svolgere un’accurata ricerca in rete, magari aiutandosi con i forum o i siti specializzati del settore: uno dei migliori è proprio il nostro contodeposito.eu, dove, in pochi click, ti sarà possibile visualizzare l’elenco completo degli istituti di credito che offrono i rendimenti più vantaggiosi per l’apertura di un conto deposito.
Requisiti e documenti necessari
Per aprire un conto deposito non bisogna presentare garanzie, né mostrare documentazione aggiuntiva a tutela della propria disponibilità economica. Questo perché le somme risultano già legate a un conto d’appoggio. La documentazione necessaria si ridurrà, quindi, al documento di identità e al codice fiscale.
Anche i requisiti sono davvero ridotti all’essenziale: basterà essere maggiorenni e residenti in Italia. Anche per chi vive all’estero, tuttavia, ogni banca pensa delle misure ad hoc per consentire l’apertura di un conto deposito: nulla a che vedere, ad esempio, con le rigorose procedure richieste per l’apertura di un conto in Svizzera per i non residenti nel paese elvetico.
I minorenni, invece, potranno procedere aprendo un libretto di risparmio, sotto la tutela dei genitori o di chi esercita su di loro la patria potestà. Si tratta di una forma di investimento assai vicina, nella forma e nella sostanza, all’apertura di un conto deposito, pur con alcune lievi differenze legate ai vincoli previsti. Sarà opportuno, in ogni caso, valutare bene tutte le condizioni proposte dalla banca scelta.
Procedura di apertura del conto
Una volta presa la decisione di aprire un conto deposito, bisognerà procedere con il completamento di tutte le formalità burocratiche previste in questi casi. A tal proposito, sarà fondamentale leggere attentamente le condizioni previste dalla normativa, in particolare quelle contenute nel foglio informativo di sottoscrizione del conto, prima di compilare i vari moduli.
Molte banche offrono la possibilità di firmare digitalmente il contratto e di svolgere, quindi, l’intera operazione online in modo pratico e veloce. In altri casi, invece, la documentazione contrattuale sarà inviata in formato cartaceo direttamente a casa del cliente, e sarà necessario apporre la firma in modo tradizionale. Successivamente, i documenti dovranno essere rispediti alla banca secondo le modalità indicate, entro un breve periodo di tempo.
Se si preferisce recarsi in filiale per aprire il conto, molte banche consentono, anche in questo caso, di procedere tramite firma digitale, semplificando ulteriormente il processo. Oggi, di fatto, è sempre più raro che gli istituti richiedano la compilazione di tutti i documenti in formato cartaceo.
Gestione del conto deposito
Arriviamo ora all’ultimo punto: come gestire il conto deposito appena aperto? A tal proposito, abbiamo delle ottime notizie da condividere: questa forma di investimento richiede davvero poca attenzione da parte del cliente. Dopo aver stipulato il contratto e deciso la durata del conto, infatti, non sarà necessario fare altro che monitorarne l’andamento o effettuare prelievi e versamenti aggiuntivi.
Le cose cambiano leggermente qualora le somme investite non risultino vincolate: in questo caso, il conto deposito si comporterà, più o meno, come un normale conto corrente, dal quale sarà possibile prelevare denaro senza vincoli di tempo (pena, ovviamente, la perdita degli interessi maturati sulle somme ritirate in anticipo), fino all’azzeramento del conto stesso.
Monitoraggio del saldo e degli interessi
Per tenere sotto controllo il saldo e l’andamento del proprio conto deposito, il cliente potrà consultare l’apposita sezione online predisposta dalla banca, accedendo alla propria area riservata con nome utente e password, o tramite il sistema di identificazione adottato dall’istituto di credito.
In questa sezione, il cliente potrà monitorare il tempo mancante alla scadenza del conto, il saldo totale e gli interessi previsti. Di solito, i tassi di interesse per i conti deposito variano da un minimo dell’1/2% a un massimo del 4/5%. Tuttavia, è importante notare che le cifre proposte dalle banche sono sempre intese al lordo, poiché sugli interessi sarà necessario versare le dovute percentuali d’imposta, in base alla normativa fiscale vigente.
Vedi anche tassi conto deposito: andamento negli anni.
Possibilità di depositi e prelievi
A seconda del tipo di conto deposito scelto, il cliente avrà la possibilità di decidere se vincolare le cifre investite o mantenerle liberamente disponibili. Nel primo caso, non sarà possibile effettuare prelievi durante il periodo di vincolo, ma si godrà di un tasso di interesse più elevato. Nel secondo caso, invece, si potrà prelevare liberamente in qualsiasi momento, con tassi di interesse notevolmente più bassi.
Il conto deposito non vincolato risulta, dunque, molto meno redditizio rispetto a quello vincolato, ma offre maggiore flessibilità e accesso immediato alle somme investite. Questa opzione è particolarmente vantaggiosa per coloro che hanno bisogno di accedere frequentemente ai propri risparmi, ma che desiderano comunque vederli “fruttare” un minimo.
Rinnovo del contratto
Alla scadenza del conto deposito, infine, bisognerà decidere come comportarsi con le somme investite e l’interesse maturato. La prima opzione, quella del prelievo integrale, è, naturalmente, la più ovvia; qualora, però, si decidesse di tornare a investire le somme in scadenza, si potrà optare per un rinnovo del conto.
Sarà opportuno, in questo caso, valutare se la banca ha mantenuto le medesime condizioni esistenti al momento dell’apertura del conto o se, nel frattempo, sono state apportate modifiche ai termini e alle condizioni del contratto; in ogni caso, è sempre bene valutare con attenzione l’esistenza di eventuali proposte migliorative, che spesso i vari istituti di credito mettono a disposizione dei propri clienti con lo specifico obiettivo di non perdere l’investitore.
Se, poi, non ci si dovesse ritenere soddisfatti del guadagno e si desiderasse cambiare banca… Non resterà che prelevare tutte le somme, aprire un nuovo conto corrente presso un nuovo istituto e ripetere tutte le procedure fin qui descritte!
Vedi anche ritenuta fiscale interessi sul conto deposito e chiusura del conto deposito.
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